Lo Sport dilettantistico ha visto l’introduzione di un recente obbligo normativo per associazioni e società sportive, sia dilettantistiche che professionali, di implementare modelli organizzativi e di controllo dell’attività sportiva. Questi modelli, noti anche come Modelli Safeguarding, sono fondamentali per la tutela dei minori e la prevenzione delle molestie, della violenza di genere e di ogni altra forma di discriminazione.
Un approccio strutturato
Secondo il Dlgs 39/2021, è obbligatorio che tutte le associazioni e società sportive dilettantistiche predispongano tali modelli, che si differenziano ma possono essere integrati con il Modello 231 (MOG 231) per una protezione più completa. Mentre il MOG 231 si concentra sulla prevenzione di reati che influenzano la responsabilità amministrativa dell’ente, i modelli organizzativi e di controllo dell’attività sportiva mirano a introdurre comportamenti etici, contrastare le discriminazioni e tutelare i minori all’interno delle attività sportive.
Differenze e Integrazioni tra MOG 231 e i Modelli Organizzativi e di Controllo dell’Attività Sportiva
Questi modelli organizzativi, pur adottando un approccio basato sul rischio simile a quello del MOG 231, si distinguono per le loro finalità specifiche. Il MOG resta una scelta non obbligatoria per ASD e SSD, mentre i Modelli Safeguarding sono obbligatori.
I modelli Safeguarding non sono stati pensati per fornire una copertura esimente in caso di reati commessi in favore o nell’interesse dell’ente sportivo, anche se possono integrare il MOG 231 e operare in tal senso: essi hanno lo scopo di promuovere un ambiente sportivo sicuro e rispettoso.
Integrare i due modelli non solo estende la copertura normativa delle società sportive, ma rafforza anche le loro strutture organizzative contro possibili discriminazioni o abusi.
Scadenze e Implementazione
Le società sportive hanno un termine di 12 mesi dalla pubblicazione delle Linee Guida da parte delle federazioni sportive nazionali per implementare i modelli organizzativi e di controllo dell’attività sportiva.Le federazioni hanno già pubblicato le loro linee guida nel corso del 2023, per cui sia pure con scadenze differenziate, il 2024 si preannuncia come un anno cruciale per l’adozione di questi modelli.
Ruoli e Responsabilità
Le società sportive devono anche stabilire chiare responsabilità e funzioni per i ruoli di controllo, inclusa la nomina di responsabili specifici per combattere abusi, violenze e discriminazioni. Questi responsabili devono possedere competenze, autonomia e indipendenza, garantendo che le attività siano attentamente monitorate e gli standard etici rispettati.
Conseguenze della Non-Adozione
Le società che non rispettano gli obblighi di adozione dei modelli organizzativi e di controllo dell’attività sportiva subiranno sanzioni disciplinari definite dalle federazioni sportive. Questo sottolinea l’importanza della conformità e il potenziale impatto positivo di questi modelli sulla cultura organizzativa e sulle operazioni quotidiane delle società sportive.
Conclusione
L’obbligo di adottare i modelli organizzativi e di controllo dell’attività sportiva rappresenta un avanzamento significativo verso una gestione più etica e responsabile dello sport in Italia. Integrando questi modelli con il MOG 231, le società sportive non solo rispetteranno i requisiti legali, ma promuoveranno anche un ambiente sportivo più sicuro e inclusivo.
Lo Studio Barbari è pronto a fornire assistenza e consulenza per adeguare l’organizzazione dell’ente sportivo al nuovo contesto normativo, assicurando che le società sportive possano adempiere ai loro obblighi elevando gli standard di comportamento etico e responsabilità sociale.